VOCI DEL CAMPO

 

La controversa questione del crop circle di Rho è stata seguita da Alessandro Luè (collaboratore del sito x-cosmos.it), il primo “newsmaster” italiano che da tempo collabora con alcuni dei più noti ricercatori nell’ambito della fenomenologia dei crop circles.

In questa pagina ci propone le sue personali considerazioni a seguito delle dichiarazioni a lui rilasciate di prima mano dai testimoni oculari dei fatti.

 

 

16.06.04 - Articolo di Alessandro Luè


 

 

Sono venuto a conoscenza del cerchio nel grano di Rho, che ricordiamo è composto da un triangolo con cerchi posizionati sui suoi angoli cui va aggiunto un cerchio di ridotte dimensioni staccato dalla formazione triangolare, precisamente la sera di mercoledì 3 giugno grazie alla segnalazione da parte degli amici delle redazione del settimanale “Settegiorni” (con sede a Rho) col quale collaboro.

Sono stato personalmente sul posto esattamente il giorno seguente e, avendo avuto modo di vedere come il cerchio veniva progressivamente “distrutto” dalla folla i giorni successivi, ritengo di essere stato abbastanza fortunato per averlo visto quasi subito: durante un veloce sopralluogo è emerso come la formazione non avesse molto a che fare con alcuni dei capolavori apparsi in diverse parti del mondo; ma questo è un dettaglio, essendo un aspetto che a mio avviso non è sintomo di hoax.

Uno degli aspetti che ha da subito accompagnato le vicende del cerchio di Rho è stata la voce circa l’avvistamento di una strana luce sopra il campo in questione da parte di alcuni giovani del posto.

Ho incontrato e conosciuto due di questi giovani, apparsi subito attendibili ed onesti, dai quali ho appreso diversi particolari della loro esperienza, come il fatto che la luce non fosse abbagliante o comunque forte bensì “fioca” e che secondo loro, sarebbe potuto essere davvero qualsiasi cosa. Sono stati, poi, gli stessi ragazzi, continuando nel loro rientro a casa, ad intravedere parte della formazione nel campo per poi tornare e scoprirla “ufficialmente” la mattina dopo, notando, tra l’altro, un caminamento che dalla strada portava al cerchio isolato dalla formazione. Una via di accesso? Può essere, ma da qui al triangolo pare non ci sia stato nessun collegamento. Quale sia l’origine della luce ancora non è dato sapere: si potrebbe pensare ad una luce proveniente dal vicinissimo centro sportivo Molinello proprio quei giorni centro di festeggiamenti anche se sono arrivate voci di avvistamenti sopra San Siro e la testimonianza di un’ avvistamento di una veloce luce bianca da parte di un altro ragazzo di Rho.

Nella giornata di venerdì ci sono stati alcuni sviluppi: grazie ad una segnalazione sono arrivato in un campo a pochi passi dal centro di Rho, campo letteralmente accerchiato da palazzi, dove si trovavano due cerchi (ma veramente brutti) dai quali si notavano piccoli sentieri che li collegavano alla strada. Causa naturale? Un tentativo di replicare il triangolo? Circlemakers che scaldavano i ferri del mestiere? Non si sa, anche se spighe appiattite nello stesso modo erano presenti anche dalla parte opposta del campo.

Ma non è finita: mentre il cerchio col triangolo veniva devastato, si spargeva la voce di una nuova formazione in località Cascina Ghisolfa, in prossimità di Figino: qui la causa naturale sembra certa ed è assodato che si tratta quasi sicuramente di un malinteso: alcuni curiosi, infatti, durante la loro ricerca del campo che ospitava la formazione a triangolo pare abbiano notato una stradina di spighe piegate in un terreno della Cascina e abbiano pensato di aver trovato il campo meta della loro ricerca. Morale? Sono entrati e la devastazione si è avuta anche lì e il tutto si è poi ingigantito con tanto di storie ufologiche di gente della zona e coi proprietari a chiedere soldi (e non pochi) per l’ingresso nel campo. A tal proposito, chiarisco una cosa: è’ in questo campo della Cascina che alcuni hanno dovuto sborsare quattrini e non nel campo con il triangolo come ho avuto modo di leggere altrove.

Il proprietario del campo di via Ospiate (dove è apparso la formazione dl 1-2 giugno) non ha infatti proprio chiesto nulla, e quando l’ho incontrato insieme a Guido Scalambra del gruppo Stargate Toscana, non è stato tenero coi curiosi che molti danni economici li hanno procurato. Lui stesso ci ha confidato di avere 3.000-3.500 euro di danni, ma la cifra penso si destinata a salire.

Giorni fa, infine, sono riuscito a trovare un’immagine del cerchio nel grano che compare nella nuova serie televisiva “Taken” da molti indicata come fonte d’ispirazione per il cerchio di Rho. Qui ve la propongo (Fig.1).

E quante volte mi sono sentito dire: “Ma allora è autentico?”. Cosa posso dire? Più ci si addentra nel fenomeno dei cerchi nel grano, più si cerca di sforzarsi di capire e più si accorge di quanto la complessità dello stesso sia sterminata.

Ma soprattutto ti accorgi di come non sia possibile tirare conclusioni: possiamo dire che i cerchi nel grano sono messaggi extraterrestri? O che sono tutti opera di umani?

Assolutamente no, il problema non è di così facile risoluzione, il fenomeno presenta sfaccettature diverse, complesse ed enigmatiche che rafforzano la convinzione (e che voglio fare mia in questo articolo prendendola in prestito da alcuni seri studiosi con cui collaboro) che “l’unica certezza che si ha è quella di non avere certezze”.

Ed è così: non ci sono conclusioni ed occorre a mio avviso considerare ogni formazione come storia a sé, completa di tutti i fatti ed accadimenti che gli ruotano attorno, e senza dimenticare il fattore delle testimonianze che, al contrario di quanto dicono in molti, sono fondamentali per cercare di capirci qualcosa di più e nelle quali possiamo trovare elementi ricorrenti che ci serviranno nell’avventura coi cerchi nel grano.

Benvenuti nel mistero!

 

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