CORRIERE DELLA SERA 08 luglio 1947

Il mistero dei dischi volanti

Arma segreta oppure fenomeno di suggestione collettiva? – Un aviatore americano afferma di avere abbattuto uno degli ordigni

Dall’Oceano Atlantico al Pacifico, dalla frontiera canadese a quella del Messico gli abitanti dei quarantonove Stati della Confederazione americana sono oggi affascinati da un mistero più appassionante di qualsiasi recente caso poliziesco, più strano e sorprendente della ormai famosa storia del mostro di Lochness. Il mistero dei “dischi volanti”.
Fatto sta che nei cieli americani stanno girando curiose “cose che volano” e nessuno sa dire cosa siano. L’andare ad avvistare i misteriosi oggetti volanti sembra destinato a raggiungere, come passatempo nazionale, una diffusione che neppure lo “yoyo” raggiunse ai tempi d’oro.
Oltre al numero consueto di dilettanti ci si sono messi persino i cinque tra i più veloci e moderni apparecchi da caccia che l’Esercito possieda, ma i buffi “cosi” non si sono fatti intercettare.
Si tratta di una nuova misteriosa arma messa in prova dall’Esercito e sfuggita al controllo degli sperimentatori, oppure di un autentico caso di isteria collettiva che ha dato vita a una realtà inesistente?
Quando alle redazioni dei giornali si presentarono i primi testimoni a parlare di “oggetti volanti” il consiglio fu quello che si dà agli amici che indulgono in libazioni troppo copiose, cioè di un buon sonno e di una borsa di ghiaccio sulla testa l’indomani: ma da quando si ebbe la prima “visione” ad oggi, il numero dei veggenti è venuto così aumentando che non è stato più possibile scherzarci sopra.
Il fenomeno ha raggiunto l’acme proprio il 4 luglio quando una quantità notevole di persone, recatesi in campagna per celebrare allegramente la festa nazionale, ha avuto la sorpresa di imbattersi nei “dischi volanti”.
Il primo ad avvertire l’esistenza dei misteriosi oggetti è stato un uomo d’affari, il signor Kenneth Arnold, che viaggiava pilotando il proprio aeroplano.
Altre testimonianze variano sulla forma e sulle dimensioni: chi paragonò le cose volanti a pizzelle; chi a piattini sul tipo di sottocoppe; chi riferì l’esistenza al centro di un foro luminoso; chi si limitò a parlare di contorno luminoso. Fatto sta che ormai gli oggetti volanti sono stati avvistati in ben trentotto Stati e gli abitanti dei restanti undici sono ansiosamente a caccia dei dischi per non essere esclusi da tanto previlegio. Lo Stato di Nuova York è stato uno degli ultimi a verificare l’esistenza dei dischi, ma, in compenso, i suoi osservatori, un marito e una moglie di Rochester, poterono riferire che i dischi emettevano un fuoco rosso davanti e si lasciavano dietro una scia di riflessi azzurrastri.
Il pilota Vernon Baird ha dichiarato di aver abbattuto un “disco volante” mentre procedeva a rilievi fotogrammetrici nella regione del Montana, vicino a Yellowstone. Il pilota ha descritto il “disco” come un ordigno volante di colore grigioperla, dalla sagoma di un piccolo aeroplano, con una cupola di plexiglas alla sommità.
Le teorie riguardo al fenomeno sono state di vario genere. La teoria numero uno afferma che l’Esercito starebbe sperimentando nuovi apparecchi radiocontrollati e che alcuni hanno preso a vagare senza controllo. Le autorità militari hanno smentito: però intanto i giornalisti hanno scoperto che il generale Carl Spaatz, comandante supremo dell’Aviazione degli Stati Uniti si trovava appunto nella località dove i “ dischi volanti” furono avvistati per la prima volta. Spaatz ha dichiarato che era là solo per pescare.
La teoria numero due afferma che si tratterebbe di emanazioni radioattive connesse con la produzione dell’energia atomica. Interpellato al telefono il capo della commissione atomica degli Stati Uniti, David Lillenthal, ha detto di no.
La teoria numero tre, ovvero la teoria psicologica, è sostenuta da molti psichiatri che liquidano il fenomeno come caso, molto esagerato ma non del tutto impossibile, di isteria collettiva.
In tutto questo succedersi di spiegazioni non è neppure mancata la teoria della fine del mondo che ha dato anzi luogo a un episodio di singolare gentilezza. Nello Stato di Oklahoma un certo Solman vide, di notte, parecchi “dischi volanti” girare per circa mezz’ora attorno alla sua casa. Voleva prima dare l’allarme ai vicini, ma poi decise di non farlo. “Se questa – egli ha detto – è, come sembra, la fine del mondo, è molto meglio lasciarli morire mentre dormono felici”


Ugo Stille