MARCO TODESCHINI: LA VITA

Marco Todeschini (nella foto) nacque a Valsecca di Bergamo il 25 aprile 1899. Orfano della madre dalla nascita, venne mandato ancora bambino in collegio a Casalmaggiore, dove vi rimase fino all’età di 17 anni, anno in cui entrò nell’esercito come ufficiale del Genio e pilota aviatore. Si laureò in ingegneria meccanica ed elettronica al Politecnico di Torino.
Nella sua vita di studioso si specializzò e si diplomò in vari rami della fisica e della fisioneurologia ed insegnò come Professore Ordinario di meccanica razionale ed elettronica al biennio di Ingegneria Superiore STGM in Roma oltre ad essere stato docente di Termodinamica all’Istituto Tecnico Industriale Paleocapa di Stato in Bergamo.
Fu Colonnello pluridecorato del Servizio Studi ed Esperienze del Genio nella riserva.
Negli attrezzatissimi laboratori del Centro Studi suddetto, realizzò varie invenzioni e compì una classica serie di ricerche teoriche e sperimentali giungendo a scoprire le modalità con le quali si svolgono e sono collegati tra loro i fenomeni fisici, biologici e psichici, di cui determinò le precise relazioni matematiche reciproche e di assieme coordinandoli tutti in una scienza universale denominata appunto perciò “PsicoBioFisica”.
Questa ha avuto un’eco mondiale, perché supera la relatività di Einstein, la meccanica ondulatoria di Schrodinger, la quantistica di Heisemberg, la dualità complementare onda-corpuscolo di Bohr e la cibernetica di Wiener; teorie che ammettendo solo realtà materiali oggettive vengono ad escludere le realtà biologiche e spirituali soggettive che pur si manifestano, dominano e brillano per l’Universo intero.
Insomma, la fisica attuale contemplando solo fenomeni materiali oggettivi è del tutto unilaterale e non può assurgere a scienza unitaria del Creato, perchè questa deve comprendere tutte le discipline fondamentali che in verità si manifestano nel Cosmo.


La Psicobiofisica di Todeschini infatti comprende in sé:

 

· una parte fisica che dimostra come tutti i fenomeni naturali si identificano in particolari movimenti di spazio fluido, retti da una sola equazione matematica;

· una parte biologica che dimostra come tali movimenti allorquando si infrangono contro i nostri organi di senso producono in questi delle correnti elettriche che vengono trasmesse dalle linee nervose al cervello suscitando nella psiche, ed esclusivamente in essa, le sensazioni di luce, elettricità, calore, suono, ecc. e svela la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi del sistema nervoso;

· una parte psichica che dà le dimostrazioni scientifiche dell’esistenza dell’anima umana, del mondo spirituale e di Dio.

Perciò il futuro Papa Giovanni XXIII nell’agosto del 1950 in una serie di colloqui avuti a Sotto il Monte col Todeschini si propose di fargli tenere un ciclo di conferenze per diffondere la sua teoria in Parigi ed in altre città della Francia, dove Monsignor Roncalli era allora Nunzio Apostolico. Ma la nomina di questi a Cardinale di Venezia ritardò il progetto, che venne poi attuato per iniziativa del Presidente del Consiglio dei Ministri francese Bidault e del Ministro della P.I. Petit, i quali vollero partecipare anche al pranzo dato in onore al Todeschini dalle più alte autorità culturali.
Questi venne allora nominato Membro delle Accademie Scientifiche di S.Etienne, di Valence e di Parigi, e gli venne offerta la lampada da minatore, simbolizzante la luce che egli ha portato sui misteri del Cosmo cercando nel sottosuolo la radice dei fenomeni.
In vari congressi è stato riconosciuto che la Psicobiofisica spiega bene anche i fenomeni metapsichici (telepatia, rabdomanzia, capacità terapeutiche dei guaritori, telecinesi, spiritismo, ecc.) e svela chiaramente le cause e gli effetti dell’ipnosi, dell’elettromagnetoterapia, dell’agopuntura, della dermatologia, della psicoanalisi,della vertebroterapia, dell’omeopatia, dell’orgonomia, dell’auricoloterapia, dell’immunologia, ecc.
Notevole il fatto che questa scienza universale è confermata in pieno perché dall’unica equazione della spaziodinamica su cui si basa, si ricavano tutte le leggi che riguardano le varie scienze sperimentali e perché dai suoi principi sono state tratte molte applicazioni pratiche sia nel campo fisico che in quello medico, che la confermano in ogni sua parte e nel suo chiaro disegno di sintesi cosmica.
Essa interessa in sommo grado: fisici, chimici, ingegneri, industriali, medici, filosofi, teologi, scienziati e docenti di tutti i rami del sapere.
Perciò in Europa ed in America sono sorte cattedre di Psicobiofisica, ed i suoi principi sono stati introdotti in alcuni testi in dotazione ad Università ed Istituti ed esposti da scienziati in migliaia di articoli su giornali, riviste, libri, ed in conferenze radio e televisive.
Todeschini ha partecipato con importanti relazioni a vari Congressi Internazionali di Fisica e Medicina.
E’ stato nominato Uff: e Comm. Dell’Ord. “ Al Merito della Repubblica Italiana”; Cav., Uff. e Gr. Uff. della Cr. D’Italia.
Fu Presidente dell’Accademia Internazionale di Psicobiofisica, Membro d’Onore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Scientifiche di Haiti e di 25 Accademie italiane ed estere, ed è stato proposto, nel 1974, per il premio Nobel.

Le sue pubblicazioni principali sono:

· La teoria delle apparenze
· La Psicobiofisica
· Qual è la chiave dell’universo
· L’unificazione della materia e dei suoi campi di forze
· Esperimenti decisivi per la fisica moderna
· Scienza universale

Scomparve il 13 ottobre del 1988 e venne sepolto nella “sua“ Valsecca di Bergamo ove gli venne intitolata la piazza principale del paese e posto un monumento in suo onore.

Vedete già da queste righe come sia davvero “strano” che un personaggio del genere, addirittura meritevole di essere proposto al Nobel, sia stato dimenticato e che i suoi studi così rivoluzionari siano stati accantonati invece di essere proseguiti e perfezionati. Vediamo di capire allora quali sono state le scoperte che portarono questo scienziato alla ribalta e quale fu la strada che percorse per raggiungere l’ambita meta della unificazione delle scienze in una unica madre di tutte. E poi, probabilmente, capiremo anche il perché del “cover-up” di cui è stato oggetto.
Riprendiamo perciò, dalla sua Teoria delle Apparenze, un riassunto dell’opera che ne illustrerà il percorso scientifico svolto e le relative scoperte.


F.Zampieri (18/03/2004)

 

 

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