MARCO TODESCHINI E LA PSICOBIOFISICA, SCIENZA UNIVERSALE

Per chi ama la scienza in tutti i suoi aspetti, senza pregiudizi e senza dogmi, per chi sa che ci sono e ci sono stati scienziati e teorie che sono messe al bando soltanto perchè indicano strade non ortodosse per il raggiungimento della conoscenza, a tutti questi vorrei indicare l’opera di uno scienziato italiano purtroppo misconosciuto anche agli addetti ai lavori: l’ing. Marco Todeschini (1899-1988, nella foto).

Assurto negli anni ‘50-’70 del secolo scorso agli onori della cronaca scientifica per la sua opera, fondatore della Psicobiofisica e redattore della Teoria delle Apparenze, con la quale propose, per la prima volta al mondo, una scienza globale che comprende tutti I fenomeni fisici, biologici e psichici, questo singolare scienziato, di origini bergamasche, contemporaneo della nascita della relatività einsteniana, ne rifiutò, come molti altri d’altronde, gli assiomi, trovando, attraverso una sua ricerca originale, la spiegazione dei fenomeni dell’universo senza dover ricorrere a concetti astrusi e senza dover contraddire la fisica classica galileiana. La sua opera, dopo 30 anni di ricerche, studi ed esperienze, illustra in maniera esaustiva i fenomeni dell’universo, riuscendo ad arrivare, percorrendo però una propria via originale, alle stesse leggi e formule scientifiche che li dimostrano. La strada seguita dal Todeschini è quella avviata a suo tempo dal grande Cartesio, affossata poi dal Newton, e cioè che tutti i fenomeni sono causati dal movimento di una sostanza cosmica che riempie l’intero universo e che fu chiamata Etere.
In sintesi estrema la Teoria delle Apparenze è stata così battezzata perché tutti i fenomeni che noi percepiamo non sono che “apparenze” che nascono dall’effetto generato nella nostra psiche, dal movimento del fluido cosmico quando viene a contatto con i nostri sensi. Sono apparenze quindi il suono, la luce, il sapore, l’odore, la forza, il calore, l’elettricità, ecc. poichè non sono che l’elaborazione psichica degli stimoli nervosi che scaturiscono dall’incontro tra il movimento del fluido universale, di diversa frequenza, e i nostri organi sensori, che arrivati al cervello, sede della psiche, vengono trasformati nelle sensazioni relative, mentre in realtà non sono che onde d’etere silenti, buie, insapori, inodori, atermiche, diverse solo nella loro frequenza.
Straordinaria conseguenza di questa Teoria è il fatto che se è vero che tutto viene generato dai movimenti dell’etere cosmico anche la materia ed i suoi campi di forze devono esserne figli. Ed infatti, Todeschini, dimostra come tutto possa essere originato, dai nuclei atomici alle galassie, dal movimento di vortici sferici di tale sostanza che roteando a velocità superluminale attorno al loro centro creano, per attrito, la rotazione di strati concentrici successivi, formando così le particelle ultramicroscopiche costituenti la materia e che, a seconda del loro verso di rotazione, creano le forze attrattive o repulsive che le contraddistinguono e che sono responsabili delle forme di aggregazione della materia stessa.
Approfondendo i suoi studi capì che per arrivare ad una visione unitaria del creato bisognava studiare anche la realtà biologica perché intermediaria nella comprensione dei fenomeni. Con 10 equazioni psico-fisiche che generalizzano la legge d’inerzia di Newton (F=ma), Todeschini dimostra la corrispondenza fra le decelerazioni della materia contro il corpo umano e le sensazioni che sorgono nella psiche svelando che tutte le sensazioni seguono tale legge (Sn=ma). L’enorme importanza di ciò consiste nel fatto che per la prima volta si vengono ad introdurre nelle scienze esatte, oltre ai fenomeni fisici oggettivi, anche i corrispondenti fenomeni fisiologici e psichici soggettivi, sinora trascurati. Studiò, quindi, la struttura degli organi sensori dell’uomo realizzandone una mappatura elettronica attraverso la quale scoprì il loro funzionamento che lo fece arrivare alla conclusione che mentre è un fenomeno fisiologico oggettivo il percorre della corrente elettronica stimolata dagli organi di senso attraverso i nervi è, invece, un fenomeno psichico soggettivo la corrispondente sensazione che sorge nel nostro Io, allorchè questa corrente arriva alla parte preposta del nostro cervello.
Tutto questo ha portato all’elaborazione di scoperte scientifiche ed invenzioni che oltre a confermare la Teoria hanno permesso di realizzare apparecchi utilissimi quali le protesi artificiali, lo pacemaker, il cuore elettrico, apparecchi per ridare la vista ai ciechi e l’udito ai sordi, ecc.
Eclatante fu l’invenzione del “motore a forza propulsiva centrifuga” (brevetto 312496-1933) costituito da due masse che ruotano indipendentemente ed in maniera sincrona attorno al loro centro e contemporaneamente rivoluiscono attorno ad un centro comune, si che la forza centrifuga risultante può essere orientata nella direzione e nel senso desiderati. Il motore è basato sul concetto che la decelerazione centripeta delle masse trova reazione nello spazio fluido ambiente e che tale reazione si identifica con la forza propulsiva centrifuga. Il funzionamento del motore dimostra perciò sperimentalmente la fluidità dello spazio. Il dispositivo fu oggetto anche di una relazione ad un congresso ufologico svoltosi in Germania nel 1973 con la quale si dimostrava che tale motore poteva avere le stesse caratteristiche e possibilità di quelli usati per la propulsione degli UFO.
Ai giorni nostri un sistema di propulsione di questo tipo viene denominato “propulsione non newtoniana” ed è oggetto di studi e ricerche da parte di molti scienziati di frontiera italiani e stranieri ma praticamente nessuno di loro nelle loro opere accenna al loro precursore Todeschini forse per ignoranza o forse……
Vi sono peraltro, attualmente, anche diverse teorie cosmogoniche e cosmologiche o semplicemente di fisica alternativa che rivalutano l’Etere come elemento insostituibile per la comprensione dei fenomeni nelle quali i loro autori accennano o fanno chiaro riferimento all’opera di Todeschini citandone le opere ed altre invece che pur essendo assolutamente simili nei concetti non ne accennano affatto come se tutto fosse farina del loro sacco.
E’ davvero sintomatico che questa Teoria sia stata dimenticata nonostante lo scalpore che suscitò al suo apparire e nonostante che in tempi più recenti lo scienziato sia stato anche proposto al Premio Nobel. I motivi di questo cover-up per chi ne conosce l’opera, però, non sono difficili da capire. Infatti nella sua opera Todeschini si dichiara apertamente avversario delle teorie einsteniane perché negano l’esistenza dell’etere e perché dichiarano la velocità della luce come la massima raggiungibile nell’universo. Nella Teoria delle Apparenze, invece, Todeschini dimostra l’infondatezza del pensiero di Einstein ed ovviamente tutti coloro che sono attaccati al carrozzone della scienza cosiddetta ufficiale non possono che far finta niente. Oltre ciò, addirittura, la Teoria di Todeschini dimostra l’esistenza delle forze spirituali per cui possiamo immaginare la reazione degli scienziati ortodossi, chiaramente positivisti, di fronte a tale asserzione.
A leggere però, le ultime ipotesi scientifiche, sembra che pian piano la scienza si stia in qualche modo ricredendo soprattutto sulla teoria einsteniana e l’Etere cacciato dalla porta stia rientrando dalla finestra. Ma ancora una volta sembra che nessuno si ricordi di Todeschini.
Ecco, il grande cruccio che vorrei fosse condiviso da più persone, è proprio quello che un personaggio meritevole per la scienza per il contributo che ha dato, italiano per giunta, non sia ricordato e che la sua opera non sia divulgata neppure come parte della storia della scienza. Spero che questo piccolissimo tributo possa essere utile affinchè persone preparate possano rivalutarne l’opera, anche in modo critico, ed il velo dell’oblio possa essere tolto e che ritorni alla luce l’opera di uno scienziato che umilmente cercò di far avanzare la scienza non a suo vantaggio ma per il vantaggio di tutti.
Nel sito dell’ACNR potrete trovare articoli, sunti dell’opera, interventi di studiosi, teorie correlate, ed addirittura un Notiziario per la divulgazione della Teoria delle Apparenze. Tutto ciò nella speranza di far nascere l’interesse per un approfondimento ed una attualizzazione della sua fatica. Saranno graditissimi, ovviamente, tutti gli interventi che vorrete effettuare e che volentieri saranno pubblicate in queste nostre pagine.

 

F.Zampieri (18/03/2004)

 

 

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