LA DOMENICA DEL GIORNALE DI BERGAMO, 6 giugno 1971

EINSTEIN SI E' FERMATO AL MONDO FISICO TODESCHINI E' GIUNTO ALLA PSICOBIOFISICA

Lo scienziato bergamasco risponde alle domande che l'uomo si pone da sempre: cosa è la luce? Cosa è il suono? Cosa sono tutte le sensazioni percepite da ciascuno di noi? - Attraverso questa strada giunge alla dimostrazione dell'entità spirituale rappresentata da ogni uomo - "Ho dimostrato scientificamente - afferma Todeschini - l'esistenza di Dio e dell'anima"


Con questa seconda intervista, l'incontro con lo scienziato Marco Todeschini assume aspetti innegabilmente affascinanti.
Todeschini risponde da scienziato a domande che ciascun uomo, dal più erudito al più sprovveduto, si pone in ogni tempo. Todeschini spiega cosa è la luce, cosa è il suono, spiega infine, tutte le sensazioni che l'uomo percepisce. Attraverso questa strada giunge ad affermare l'esistenza dell'entità spirituale rappresentata da ciascuno di noi.
Il discorso dello scienziato diviene così quello del filosofo. Ma la distinzione, per Todeschini, non esiste perchè la scienza è unitaria. Todeschini l'ha chiamata Psicobiofisica e ne ha riassunto il significato in dieci formule. L'intervista che segue è la "volgarizzazione" di queste formule.
Questa la nostra prima domanda.
Nella precedente intervista, lei ci ha spiegato come tutti I fenomeni naturali consistono esclusivamente in particolari movimenti di spazio fluido I quali se vengono a colpire il nostro corpo, suscitano in noi sensazioni di luce, elettricità, calore, sapore, odore, forza, ecc. queste sensazioni allora non esistono affatto nel mondo fisico oggettivo che ci circonda?
- Sono solo apparenze di esso - conferma Todeschini - pur essendo realtà spirituali soggettive incontestabili perchè sorgono veramente nella nostra psichee sono da essa percepite direttamente.
Ho infatti dimostrato che noi viviamo in un mondo buio, silente, atermico, inodore, insipido e privo anche di forze e di elettricità, ma animato solamente da movimenti continui ed alterni di spazio fluido, che solamente quando vengono ad infrangersi contro il nostro corpo, a seconda della loro frequenza di vibrazione, pongono in oscillazione I risuonatori dell'uno o dell'altro organo di senso, le cui correnti elettriche suscitano nella nostra psiche le sensazioni corrispondenti.
Ad ogni fenomeno fisico, costituito da un particolare movimento di spazio fluido, corrisponde quindi uno speciale fenomeno psichico costituito dalla sensazione suscitata nella nostra psiche, allorchè quel movimento colpisce i nostri organi di senso.
Con 10 equazioni psico-fisiche che generalizzano la legge d'inerzia di Newton (F=ma), ho dimostrato la corrispondenza fra le decelerazioni della materia contro il corpo umano e le sensazioni che sorgono nella nostra psiche, svelando che non è solamente la forza (F) che corrisponde al prodotto di una massa (m) per un'accelerazione (a), ma che anche ciascuna delle altre particolari sensazioni (Sn), equivale a tale prodotto (Sn=ma).
Questo principio generale di equivalenza tra sensazioni ed accelerazioni di masse, ha una portata ben più vasta e significativa di quello unilaterale postulato da Einstein tra gravità e forza d'inerzia, poichè estende l'equivalenza di quest'ultima alle forze di qualsiasi natura e chiarisce inoltre che i primi membri delle 10 equazioni in parola contemplano delle sensazioni (Sn) che sono delle qualità secondarie e delle realtà spirituali reperibili esclusiva, mente nella nostra psiche; mentre i secondi membri indicano i corrispondenti prodotti di masse, per le loro accelerazioni che sono tutte della stessa natura materiale e sono reperibili esclusivamente nella materia del mondo fisico.
L'enorme importanza di ciò, consiste nel fatto che per la prima volta si vengono ad introdurre nella scienza esatta, oltre i fenomeni fisici, anche i corrispondenti fenomeni biologici e psichici, sinora trascurati.
Così ad esempio: il suono è un fenomeno fisico oggettivo se si considera solamente l'onda atmosferica silenziosa a bassa frequenza che si propaga dalla sorgennte oscillante sino ai nostri orecchi; è invece un fenomeno fisiologico soggettivo se si considera solo la relativa corrente elettrica provocata lungo il nervo acustico sino ai centri cerebrali; è infine un fenomeno psichico se si considera solo la corrispondente sensazione acustica che sorge nel nostro spirito, allorchè quella corrente arriva all'apparecchio rivelatore nel telencefalo.
Per il fatto che noi possiamo registrare con l'apparecchio di Kundt, le onde atmosferiche silenziose, che possiamo misurare e vedere con l'oscilloscopio le correnti elettriche che percorrono il nervo acustico, e che infine percepiamo direttamente la sensazione del suono col nostro spirito, siamo sperimentalmente certi dell'esistenza di tutte tre le realtà, e cioè sia del fenomeno fisico, sia di quello fisiologico, sia infine di quello psichico o spirituale.
Contrariamente a quanto ritenuto sinora, l'esistenza dei fenomeni psichici o spirituali, è quindi sperimentalmente accertata quanto quella dei fenomeni fisici. Ma con ciò il metodo sperimentale di Galileo tuttora seguito dalla scienza, di voler considerare solo i fenomeni fisici oggettivi, escludendo il soggetto osservatore e le modifiche che egli apporta loro, risulta inadeguato a descriverci la realtà, e perciò quel metodo deve essere profondamente riformato ed ampliato sino a considerare anche i correlativi fenomeni biologici (correnti elettriche) e spirituali (sensazioni), proiettando queste ultime sulle cose, il che ha portato sinora ad una falsa scienza dell'oggetto.
Infatti I fenomeni fisici, cioè i movimenti di materia solida, liquida, gassosa o sciolta allo stato di spazio fluido, che si infrangono contro il nostro corpo, non solo vengono alterati nella loro intensità e frequenza dai nostri risuonatori organici di senso e trasformati in correnti elettriche, ma vengono altresì cambiati in fenomeni di natura spirituale (sensazioni) dalla psiche che li percepisce e valuta esclusivamente sotto questa forma di rappresentazione intellettiva inestesa, cioè immateriale.
Ogni fenomeno è così funzione di tre variabili: una fisica, una biologica ed una spirituale e bisogna precisare in che consiste ciascuna delle tre componenti se si vuole distinguere la realtà oggettiva da quella soggettiva.
Perciò la nuova scienza che studia tutte tre queste specie di fenomeni. È stata da me chiamata: "Psicobiofisica". Solo essa può essere considerata la scienza cosmica unitaria del Creato, perchè solo essa considera le tre qualità diverse e complementari di fenomeni che si manifestano realmente nell'Universo. La fisica invece, essendo unicamente rivolta ai fenomeni materiali oggettivi e credendo solo in essi, non può raggiungere la spiegazione di quelli biologici e psichici soggettivi, che infatti non contempla, nè può travare le loro relazioni reciproche e d'assieme e pertanto non può essere assunta come scienza universale. Si comprende così bene perchè siano falliti tutti i tentativi per renderla tale.
Ho così chiarito che solamente quando vi è movimento relativo ed urto tra lo spazio fluido ambiente e gli organi di senso del corpo umano, può sorgere nel nostro spirito una delle sensazioni citate. Così ad esempio: se fossimo investiti da una folata di vento, noi risentiremmo una spinta, cioè una sensazione di forza sul nostro corpo, perchè vi sarebbe movimento relativo tra questo e le molecole dell'aria ambiente. Se corressimo invece nella stessa direzione e senso del vento e con la stessa sua velocità, nessuna forza verrebe da noi percepita, poichè non vi sarebbe movimento relativo, nè urto tra l'atmosfera ed il nostro corpo.
Analogamente, se contro la membrana del timpano dei nostri orecchi venisse ad urtare un'onda atmosferica di frequenza acustica, noi percepiremmo il suono. Se noi corressimo contro il senso di propagazione delle vibrazioni, il numero delle onde che incontrerebbe il nostro orecchio in un secondo aumenterebbe, ed in conseguenza la sensazione acustica suscitata in noi varierebbe a seconda della nostra velocità (effetto Doppler).
Gli effetti della relatività dei movimenti rispetto all'osservatore, non sono quelli di contrarre spazi e dilatare tempi per lasciare invariati i fenomeni, come ritenne erroneamente Einstein, bensì viceversa sono quelli di lasciare invariati spazi e tempi e modificare invece i fenomeni, o meglio le sensazioni che suscitano in noi. Infatti i fenomeni fisici (movimenti di spazio fluido) e le loro qualità apparenti (sensazioni), vengono o meno da noi percepiti (e variano) secondo che esistano sia i movimenti di spazio che vengono a colpire i nostri organi di senso, sia le correnti elettriche che questi inviano al cervello rispetto alla psiche, che perciò risulta per noi il sistema di riferimento assoluto di valutazione; sistema di cui Einstein negò invece l'esistenza.
Così in base al principio di monosostanzialità dell'Universo, ho potuto dimostrare che gli organi di senso non ricevono dal mondo esterno sensazioni, nè le creano in proprio, nè le trasmettono al cervello, come ritenuto erroneamente sinora. Solamente ricevono urti di materia solida, liquida, gassosa o sciolta allo stato di spazio fluido, trasformano tali urti in correnti elettroniche e le inviano, tramite linee nervose agli organi cerebrali, ove suscitano nella psiche, ed esclusivamente in essa, le sensazioni di luce, elettricità, calore, suono, odore, sapore, forza, ecc. (Psicogenesi delle qualità secondarie sensibili).
In conseguenza mi è stato possibile svelare la meravigliosa tecnologia elettronica di ciascun organo di senso, di moto e di regolazione del sistema nervoso periferico, intermedio e cerebrale, che presiede a tutte le funzioni vegetative e psichiche, ricostruendo altresì gli schemi elettrici di ciascuno di essi e della loro rete di collegamento, compreso lo schema complesso ed ammirevole della centrale suprema del cervello umano.
In sostanza ho dimostrato che gli organi di senso, di moto e di regolazione, situati alla periferia del corpo umano e collegati tramite linee nervose al cervello, sono costituiti e funzionano tutti come apparati teletrasmittenti a filo, azionati da correnti corpuscolari (elettriche).
Così, ad esempio, la tecnologia dell'organo della vista è la seguente: le vibrazioni oscure di spazio fluido ad alta frequenza provenienti dal mondo esterno, dopo aver attraversato la pupilla, il cristallino e l'umor vitreo, contenuto all'interno del bulbo oculare, vanno a colpire i coni ed I bastoncelli che tappezzano a mosaico puntiforme la retina disposta nel fondo interno del bulbo oculare. Le onde in arrivo fanno oscillare gli atomi dei coni e bastoncelli e li costringono ad espellere i loro elettroni periferici, producendo cos' una corrente elettrica. Ho scoperto così non solo la modalità con la quale avviene la trasformazione di un'onda di spazio fluido in corrente, cioè come avviene l'effetto fotoelettrico, ma ho dimostrato anche che coni, bastoncelli e fibrille sovrapposte funzionano da cellule fotoelettriche tipo Gruma. Le correnti elettriche da queste generate sono trasmesse lungo le fibre del nervo ottico sino alle zone controlaterali della corteccia cerebrale e di qui convergono al centro psico-fisico, dove suscitano nella psiche le sensazioni luminose diversamente colorate a secondo della frequenza della vibrazione in arrivo.
L'apparato della vista è costituito e funziona quindi come un impianto trasmittente-ricevente di televisione a filo e non come una macchina fotografica, come ritenuto sinora erroneamente.
Similmente ho potuto dimostrare che l'udito e costituito e funziona come un apparato telefonico, in quanto riceve dall'esterno vibrazioni atmosferiche silenziose, le trasforma in vibrazioni elettriche nell'organo del Corti e le invia, tramite il nervo acustico al cervello, dove suscitano nella psiche le sensazioni di suono e rumore.
Del pari gli organi termici, elettrici, dell'olfatto, del gusto, del tatto, sono costituiti e funzionano come trasformatori di impulsi meccanici in correnti elettriche che telesuscitano nella psiche rispettivamente le sensazioni di calore, elettricità, odore, sapore e forza.
Le linee nervose sono formate ed agiscono come conduttori di elettricità, ed i neuroni intercalati sul loro percorso, come pile voltaiche di rinforzo delle correnti di linea.
La materia grigia della spina dorsale, essendo costituita di miliardi di neuroni, cioè di pile collegate tra di loro variamente in serie e parallelo, funziona perciò come la centrale elettrica principale del corpo umano, atta cioè ad alimentare tutti gli organi e circuiti del sistema nervoso.
Il cuore è formato come una pompa aspirante-premente, mossa da corpuscoli che pulsano ritmicamente perchè azionati dalla corrente elettrica proveniente continuamente dalla spina dorsale.
Il cervelletto è stato da me svelato, come un complesso di telepuntatori automatici ed a comando per orientare l'asse degli organi bilaterali di senso e di moto verso una determinata direzione. Il cervello infine è costituito e funziona come la centrale suprema di comando in cui sono disposti tutti gli apparati riceventi delle correnti elettriche provenienti dagli organi di senso periferici; tutti gli apparecchi trasmittenti delle correnti destinate a teleazionare gli organi di moto periferici; tutti i dispositivi ipofisari per la teleregolazione elettrica automatica del tasso delle varie sostanze chimiche che secernono nel sangue le glandole periferiche; tutti i sistemi telemtrici che ricevono le correnti elettriche provenienti dalle coppie bilaterali degli organi di senso periferici, le proiettano sulle due aree controlaterali della corteccia cerebrale e di qui le riuniscono in una sola immagine al centro psico-fisico del cervello, rendendo così possibile la stereoscopia delle immagini sensitive e la indicazione del punto dello spazio da cui provengono le corrispondenti onde di spazio fluido, che hanno eccitato meccanicamente gli organi sensori interessati.
Oltre alla fisiologia elettronica degli organi citati, ha scoperto anche qualche altra cosa di interesse eccezionale nel cervello?
- Si - ha risposto Todeschini - Ho scoperto i quattro centri psicofisici disposti al centro del telencefalo, le cui oscillazioni elettromagnetiche, suscitano direttamente nella psiche, in aree separate, rispettivamente le sensazioni comuni, i particolari simboli del linguaggio scritto, la fonetica delle parole orali e quello dal quale essa telecomanda gli organi di moto periferici.
La psiche, quindi, benchè immateriale, ha sede di percezione ed azione in questi quattro centri cerebrali, e ciò è comprovato dal fatto che solo in essi arrivano e si accentrano le correnti elettriche che provengono da tutti gli organi periferici di senso, che essa trasforma in sensazioni; solo da essi partono verso la periferia le linee nervose atte a trasmettere le correnti elettriche destinate a teleazionare i corpuscoli in moto delle varie membra del corpo umano.
La psiche perciò è il comandante supremo del corpo umano, e stando davanti ai quattro centri cerebrali suddetti, si serve dei ricevitori ivi collocati per suscitare in se stessa sensazioni che la informano sul mondo fisico oggettivo esterno, e si serve dei trasmettitori per manifestarsi in esso con movimenti, perchè noi non possiamo esprimere il nostro pensiero, nè compiere azioni, se non muovendo il nostro corpo, o qualche sua parte.
Ma poichè io ho dimostrato che luce, elettricità, calore, suono, odore, sapore, forza, sono irreperibili sia nella materia del mondo fisico oggettivo, sia in quella del corpo umano, poichè tale materia è costituita solo di spazio fluido in movimento, ne segue che le manifestazioni predette sono sensazioni intellettive immateriali, come le idee, che sorgono esclusivamente nella psiche, la quale deve perciò essere anche essa immateriale, cioè di natura spirituale. La psiche dunque si identifica con l'anima, e poichè ho dimostrato che le sensazioni, I moti volontari, la coscienza, la memoria, il pensiero e il raziocinio, sono sue esclusive attività, queste costituiscono le prove sperimentali dirette della di lei esistenza, il che ci conferma ciò cche la religione ci insegna da millenni.
Immateriale, cioè spirituale. Ecco un punto da chiarire, professore.
- Qualsiasi grano di materia - ha affermato Todeschini - anche la particella più piccola, occupa un certo voume. Gli esseri spirituali e tutte le loro attività, non essendo per definizione materiali, non devono occupare spazio, pur durando nel tempo.
Così ad esempio: la luce , l'elettricità, il calore , il suono, l'odore, il sapore, la forza, essendo sensazioni mentali soggettive del nostro spirito, non occupano volume, benchè le oscillazioni di spazio fluido o di materia del mondo oggettivo ch eprovocano in noi tali sensazioni, occupano un volume e si trasmettono nello spazio. Anche il pensiero, essendo una combimazione di ricordi di tali sensazioni, non occupa spazio, pur durando nel tempo. Non si può infatti riempire una bottiglia di pensiero, nè di luce, nè di suoni, nè di forze, ecc., nè si può vedere l'anima umana col microscopio o prenderla con le pinzette, come pretenderebbero certi materialisti.
Insomma io ho dato le dimostrazioni che esistono realtà materiali che occupano un volume e durano un certo tempo, (come lo spazio fluido e tutti Ii suoi movimenti rotanti e oscillanti), ma esistono anche realtà spirituali (come le sensazioni, il pensiero, l'anima umana, ecc.) che durano un certo tempo senza occupare alcun volume. La condizione di esistenza di una realtà materiale o spirituale, è che essa duri un certo periodo di tempo, perchè se non dura nemmeno un istante, non esiste.
Ma quali sono le dimostrazioni dell'esistenza delle realtà spirituali?
- Le ho colte - ci ha spiegato Todeschini - in tre campi diversi, in quello fisico-matematico ed in quello fisioneurologico.
Nel campo filosofico, ho considerato che mediante l'urto di due masse si può manifestare a noi suono, calore, elettricità, luce, che non esistevano prima dell'urto in nessuno dei due corpi e perciò questi non possono dare dopo ciò che prima non avevano. Nelle due masse invece sono reperibili esclusivamente le loro accelerazioni e quelle dovute alle vibrazioni delle molecole, degli atomi e degli elettroni che le costituiscono, ma non le sensazioni corrispondenti che sorgono solo nella nostra psiche.
Nel campo fisico-matematico, con una serie di equazioni ho dimostrato che la massa urtante non può trasmettere a quella urtata forza, suono, calore, elettricità, luce, ed anche le equivalenti accelerazioni di masse, perchè ciò porta all'assurdo matematico che una determinata forza sia eguale ad una forza d'inerzia doppia di quella che l'ha generata; oppure all'assurdo fisico che da una forza d'urto unitaria se ne possa ricavare il doppio: una sotto forma di accelerazione di massa urtata e l'altra sotto forma di suono, calore, elettricità, luce, che essa sembra emanare. Per non cadere in questi due assurdi, bisogna quindi convenire che nei corpi urtantesi è reperibile solo una delle due manifestazioni: o l'accelerazione delle masse, oppure le equivalenti quantità di forza, suono, calore, elettricità, luce. E poichè prima, durante e dopo l'urto noi troviamo come realtà oggettiva sperimentale solamente le due masse, le loro accelerazioni e le oscillazioni dei loro atomi, bisogna convenire che le altre manifestazioni citate sorgono esclusivamente nel nostro spirito sotto l'apparenza di sensazioni, causate dalle vibrazioni che le masse urtanti trasmettono al mezzo ambiente (aria o spazio fluido) e questo ritrasmette a sua volta ai nostri organi di senso.
Nel campo fisioneurologico infine, ho dato le dimostrazioni che quando la materia urta contro i nostri organi di senso, provoca l'oscillazione dei loro atomi, i quali emettono così gli elettroni periferici che vanno ad urtare gli atomi successivi, i quali a loro volta sono costretti ad emettere elettroni periferici, e così via. Perciò lungo le linee nervose si propagano solo questi urti rapidissimi che, a secondo della loro intensità e frequenza, pongono in vibrazione gli oscillatori dell'uno o dell'altro nostro organo di senso, e, quando arrivano al cervello, suscitano nella nostra psiche le sensazioni corrispondenti.
La cosìddetta corrente elettrica, compresa quella che percorre le linee nervose ed aziona gli organi cerebrali ad esse collegati, non ha quidi, oggettivamente considerata, nulla di elettrico, nè di luce, nè di calore, nè di suono, nè di sapore, nè di odore, nè di forza, essendo solamente una successione rapidissima di urti. Se noi invece percepiamo tali sensazioni vuol dire che nei nostri centri cerebrali esiste un'entità (psiche) che trasforma tali urti rapidissimi in sensazioni. Ma se tale psiche fosse costituita di materia, questa ricevendo gli urti corpuscolari citati, non potrebbe che trasmetterli alle proprie particelle costituenti. Poichè invece essa trasforma tali urti materiali in sensazioni intellettive che sono irreperibili nel mondo fisico, vuol dire che essa è immateriale, cioè di natura spirituale, come lo sono infatti anche le sensazioni, forze comprese, sue specifiche attività.
L'enorme importanza di questa duplice dimostrazione, non sta solo nel fatto che per la prima volta si è riusciti a provare con argomenti esclusivamente scientifici, l'esistenza di un essere spirituale: la nostra anima; ma sta anche nel fatto che ci consente di credere e comprovare pure l'esistenza di altri esseri spirituali e di Dio, smentendo la tesi che nell'universo non vi siano altro che realtà materiali. Infatti poiche tutte le forze sono sensazioni irreperibili nel mondo fisico oggettivo, sono realtà di natura spirituale reoeribili perciò unicamente in entità spirituali e poichè esse entrano in tutte le relazioni della dinamica del Cosmo, noi non possiamo più negare che esse costituiscono le azioni di cui il mondo spirituale si serve per agire su quello fisico.
Allora le 10 equazioni psico-fisiche da Lei trovate sono valide sia leggendole da destra a sinistra e viceversa?
- Infatti - ha ripreso il prof. Todeschini - la prima di tali equazioni (F = ma), letta da sinistra a destra ci dice che la nostra anima emettendo una sensazione di forza (F) scatena una corrente elettrica lungo il nervo che fa muovere una delle nostra mani per spostare un corpo, cioà per imprimere alla sua massa (m) un'accelerazione (a). Letta da destra a sinistra ci dice invece che una massa (m) subendo una decelerazione (a) contro il nostro corpo, produce una corrente elettrica che la psiche trasforma in sensazione di forza (F).
Ma le piccole forze della nostra anima non possono che scatenare la poca energia concentrata nella materia grigia della spina dorsale, che non è certo sufficente a muovere tutte le masse dell'Universo e perciò bisogna ammettere che le forze immense necessarie a questoscopo provengono da entità spirituali ben più potenti dell'anima umana.
All'origine l'Universo era una immensa distesa di spazio fluido immobile. Ad esso sono state applicate, da parte del mondo spirituale, le forze che ne hanno quindi prodotto tutti i movimenti particolari vorticosi ed ondosi nei quali, come ho dimostrato si identificano tutti I fenomeni del mondo fisico. La conservazione della quantità di moto (mv) in questo mondo è quindi dovuta alla conservazione dell'equivalente impulso delle forze (F) corrispondenti da parte del mondo spirituale nel tempo (t). si verifica perciò l'equivalenza Ft = mv.
Più chiaramente, nell'Universo il movimento dello spazio fluido si può solamente trasferire da un punto all'altro, ma non si può nè creare nè distruggere la sua quantità totale, che resta costante.
Bisogna quindi convenire che il movimento non si è creato da sè dentro l'Universo, ma vi è stato provocato da una causa esterna ad esso. La causa è costituita appunto dalle forze immateriali del mondo spirituale e la loro permanente applicazione nel tempo, provoca la costanza della quantità di moto dell'Universo.
La causa prima del movimento essendo esterna all'Universo, è quindi trascendente, ed essendo immateriale, è di natura spirituale.
Si arriva così alla certezza scientifica sperimentale dell'esistenza dell'anima umana, del mondo spirituale e di Dio, perchè è solo da queste tre entità che possono essere emesse le forze. E poichè fra queste si annoverano anche quelle che provocano i particolari movimenti nei quali si identificano tutti i fenomeni fisici, l'esistenza di questi ultimi, implica quella di Dio come causa prima dell'Universo. Così non solo le realtà immateriali, come le sensazioni, la coscienza, il pensiero, il raziocinio, ma anche le realtà materiali del Cosmo ci dimostrano l'esistenza dell'anima umana, del mondo spirituale e di Dio.
Allora la caratteristica fondamentale che distingue la sua teoria da tutte le altre è perciò quella di aver scoperto e date le dimostrazioni fisico-matematiche e sperimentali che la luce, l'elettricità, il calore, il suono, l'odore, il sapore e le forze, sono tutte manifestazione di natura esclusivamente spirituale?
- Proprio così - ha confermato Todeschini. Poi ha concluso: l'esistenza e la volontà del Creatore si manifesta a noi nella infinità genialità delle leggi che coordinano e dirigono le forze spirituali a muovere lo spazio fluido in quei particolari modi atti a produrre tutti i fenomeni fisici del mondo inorganico ed organico, sino al corpo umano, in modo che essi conseguano tutte quelle finalità che Egli desidera; finalità che ogni giorno l'uomo scopre sempre più numerose nel Creato.
L'anima umana invece, pur non potendo infrangere tali leggi fisiche, può sfruttarne la conoscenza per il suo benessere materiale o spirituale, o per fini nettamente opposti, avendo essa il libero arbitrio di usare la strumentazione organica del corpo umano posta a sua disposizione, nel modo che crede, secondo il libero arbitrio concessole da Dio.
Seguendo poi la catena degli indici irreversibili della finalità che dagli astri scende agli esseri dei regni minerale, vegetale e animale sino al corpo umano, ha dimostrato che scopo ultimo dell'Universo risulta quello di consentire l'esperienza terrena all'anima umana.
Universo e corpo umano risultano così mezzi di difesa per l'anima umana. Ma dal fatto che ogni complesso di difesa implica un'intelligenza che lo abbia ideato, costruito e coordinato in modo che ogni sua parte e nel suo insieme risponda a quei precisi scopi di difesa automatica o comandata che gli vengono riscontrati, si deduce che l'esistenza dell'Universo e del corpo umano, dimostrano quella di una Mente Onnisciente che li ha ideati, creati e li mantiene nel tempo.
Ne segue ancora che poichè ogni mezzo di difesa a comando, implica un'intelligenza che lo usi ed a cui serva, l'esistenza del corpo umano in azione, dimostra l'esistenza dell'anima umana che lo guida ed a cui serve.
Tale anima ha la facoltà, non solo di percepire sensazioni e far compiere al corpo moti volontari al fine di conservarlo in vita, ma anche quello di ricordare quelle sensazioni, combinarle variamente per formare il pensiero, comprendere, ideare ed esprimersi in linguaggio convenzionale orale, scritto o figurato, sì da giungere al raziocinio astratto, al fine di intendere non solo I fenomeni naturali e di ogni altra specie, ma soprattutto di giungere a scoprire l'esistenza di sè stessa, del mondo spirituale e di Dio, onde orientarsi verso di Lui eternamente.
Insomma nelle mie pubblicazioni ho dato le dimostrazioni che a Dio si va per le vie della Fede e per quelle della vera Scienza e ache a Lui ci portano i Sacri Testi ed il gran libro dell'Universo.

Marco Todeschini