CRISTIANESIMO ESOTERICO - PRESENTAZIONE

 

COSE DELL’ALTRO MONDO

Un confronto globale con i Misteri della Vita
Introduzione alla conoscenza del Cristianesimo Interiore o Esoterico


PRESENTAZIONE

Essendo, come il testo chiarirà, ormai maturo l’uomo per accogliere determinati insegnamenti, dato che le risposte che le attuali scienza e religione gli sanno dare non gli bastano più, assistiamo alla nascita di un ....mercato (inteso in senso positivo, ma anche negativo) che si affretta a riempire il vuoto che quella insoddisfazione provoca. In realtà, la religione non può più avere l’autorità che le è sempre appartenuta, perché l’uomo vuole oggi conoscere anziché obbedire, e la scienza che si attarda sempre più nel particolare non sa rispondere all’ansia di infinito che sgorga dall’animo umano.

Sorgono allora innumerevoli pratiche ed associazioni spirituali, fra le quali è ben difficile discriminare quelle che intendono il suddetto mercato nel senso positivo o in senso negativo. Vorremmo però riuscire a porre l’attenzione sopra una considerazione: i due termini associazione e spirituale sono in realtà antitetici. Per associazione dobbiamo intendere infatti una struttura ben definita, con regole e procedure stabilite, una cosa cioè che ha una forma; ma la forma non è altro che l’ombra dello spirito, non può mai essere lo spirito. Il quale è quella forza che produce la forma e la disintegra, che la abita e che la dirige, ma che è altro da essa. L’idea fa nascere la forma, ma non può identificarsi con essa. Qualora lo si facesse, l’idea degenererebbe: lo scopo diverrebbe quello di salvaguardare la forma, a prescindere e anche a scapito dell’idea.

È sempre rischioso perciò creare una associazione spirituale; lo si è visto in tutte quelle finora note: quando l’animatore, il fondatore non c’è più, il loro destino sembra essere la cristallizzazione nella forma. Ci si accapiglia per conservare lo spirito originario, senza accorgersi che facendo diventare le idee del fondatore come pietre inamovibili si ottiene esattamente l’opposto. Manca lo spirito che animava quelle idee; resta solo un’idea, che priva dello spirito comincia a diventare ideologia, cioè cosa morta.

Come facciamo allora noi a discriminare, a intravedere se dietro ad un insegnamento, ad un pensiero, vi è o non vi è la vita, lo spirito che cerchiamo?

Dobbiamo, per riuscire in questo intento, fare una distinzione preliminare. Di solito, di fronte ad un testo (specialmente in simili argomenti) non discriminiamo fra due termini che, invece, andrebbero separatamente considerati:


• la fonte,
• l’autorità.

Se veramente lo spirito che ci anima è quello di conoscere, non possiamo non ricorrere ad una fonte di insegnamento. Essa può essere, come detto, la scienza o la religione, oppure qualcosa che le superi e integri, qualora esse non ci siano sufficienti. Comunque, sarebbe inevitabile una fonte esterna a noi alla quale dare ascolto. Non è possibile evitare questo: l’unica cosa è ammettere che in questa fase è necessaria una certa fede, ma non cieca. Si presta fede, in attesa di poter verificare la verità di quanto comunicatoci. Questo però lo potremo fare quando, grazie all’insegnamento ricevuto, avremo raggiunto un livello di conoscenza superiore a quello attuale. In altri termini, la fede così intesa è uno strumento per riuscire, domani, a farne a meno. Come dice S. Paolo: “tre cose durano attualmente: la fede, la speranza e l’amore; ma la sola che durerà in eterno è l’amore”.

L’errore che comunemente si commette, infatti, è quello di abbinare alla fonte l’autorità, un’autorità che deve essere perciò degna di fede. Un tale atteggiamento, in realtà, si trasforma in un pregiudizio, che non può che chiuderci la via verso strade di possibile arricchimento. L’anelito che sentiamo verso la conoscenza o verso la devozione viene dalla nostra interiorità; è da qui che siamo in grado di stabilire la verità di quanto ci si propone: soltanto l’assetato può stabilire quanto una bevanda è stata in grado di dissetarlo. Facciamo dunque decidere a lui! Solo a lui possiamo legittimamente riconoscere l’autorità per farlo.

L’autorità a cui fare appello, dunque, non potrà trovarsi che dentro ciascuno di noi, e il giudizio si baserà sulla capacità degli insegnamenti contenuti in quello che leggeremo di appagare la nostra sete, e di avviarci verso una autonoma via spirituale. “Li riconoscerete dai loro frutti”!

Riguardo alla fonte, è necessaria qualche precisazione. Il testo che segue si vuole considerare Cristianesimo Interiore; cosa intendiamo con questa definizione? Certamente in nessun modo attinente ad associazioni o chiese portanti lo stesso nome. Il termine Cristianesimo ha per noi il valore di un’idea, di un archetipo, al quale nel corso dell’evoluzione umana hanno fatto riferimento (magari chiamandolo con nomi diversi) quegli Spiriti che vedevano una ben definita necessità nell’uomo: quella di superare tutte le divisioni interne ed esterne attraverso l’Amore, grazie all’azione del Salvatore Cristo Gesù in collaborazione con l’azione cosciente dello Spirito dell’uomo, tese al raggiungimento della pace interiore e della fratellanza universale.

Tutto questo rappresenta il Cristianesimo Esoterico nella sua accezione più pura ed elevata, e sono gli insegnamenti di quei grandi Spiriti a rappresentare la fonte (sicuramente ridimensionata da quanto l’autore è riuscito a capire degli stessi) del testo che segue.

Da parte sua, l’autore è una persona anche troppo normale, che ha il solo merito di avere studiato quelle fonti, di avervi trovato l’insegnamento cui anelava, e di sentire perciò come suo dovere il cercare di comunicarlo anche ad altri, che aspirano alla stessa ricerca. Questo testo, perciò, non vuole essere un libro iniziatico, e non promette nessun particolare potere a chi lo leggerà. Chi fosse attirato in maniera preminente dal cosiddetto fascino del mistero, probabilmente avrebbe sbagliato testo, dato che qui ci proponiamo di cercare di risolvere i misteri, e non di alimentarli.

E a chi cercasse qualche esperienza straordinaria da un altrettanto straordinario maestro, sarebbe da chiedergli: cosa cambia, per te, se chi ti parla possiede o meno doti particolari? Dovresti comunque credergli sulla fiducia, sottoporlo continuamente a prove, e a te non verrebbe niente in più. Non è questo l’importante; l’importante sta solo in ciò che sa far nascere, con le sue parole, in te. Se ti sa dissetare.

D’altra parte, altre interpretazioni degli insegnamenti cristiani sostengono che la salvezza dipende esclusivamente dall’azione divina, e che l’uomo ne è solo il destinatario, ma non un attore. Se così fosse, non servirebbero insegnamenti, ma semmai ammaestramenti tesi solo a farci accettare quanto altrove già deciso. No, noi rifiutiamo questa posizione: l’uomo fa ora parte delle Gerarchie Creatrici, con la responsabilità che ne consegue.

C’è solo una cosa da fare: mettersi all’opera. Chi prende questa decisione, ha già iniziato il suo cammino spirituale.

A questo punto, ahimè, un altro problema può sorgere, quello del “vagabondaggio spirituale”.

È difficile dire al ricercatore che per avanzare nella sua ricerca deve fermarsi…. lo si può fare forse usando un’immagine. Chi vuole indagare spesso salta di ramo in ramo, passando da una scuola o un’associazione o un maestro o insegnante ad un altro; in questo modo, però, non approfondisce mai nulla, e l’unico risultato che otterrà, sarà quello di sentire idee le più diverse, ma nessuna lo toccherà mai davvero oltre l’entusiasmo iniziale. Si può allora dirgli che oltre alla dimensione da lui perseguita: quella “orizzontale” che spazia superficialmente, esiste anche quella “verticale” da lui trascurata. Come un albero deve prima “affondare” le proprie radici nella terra, così anche il ricercatore deve “approfondire” la sua ricerca fermandosi ad una scuola da lui scelta, dopo che i suoi insegnamenti ne hanno ispirato l’intuizione. Una volta saldo nelle radici, allora come l’albero potrà protendere i propri rami anche lungo la direzione orizzontale. Saprà allora comprendere e valutare le differenze fra le varie scuole.

 

 

 

 

 

 

 

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L. Zampieri (14/11/04) - © A.C.N.R.